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Prima di parlarvi della crema viso bio è necessario fare un po’ di chiarezza riguardo a concetti fondamentali nel mondo della cosmesi. Sentiamo spesso parlare di cosmesi bio, cosmesi naturale, cosmetici freschi e ancora di cosmoceutica, senza comprendere il loro significato. Quanta confusione!
Cosmesi Naturale e Cosmesi Bio
Chiariamo subito un dubbio: la cosmesi naturale è una macrocategoria, che al suo interno contiene i prodotti naturali, i prodotti bio e quelli eco-bio.
- I cosmetici naturali si producono con ingredienti derivanti da estratti vegetali. I prodotti naturali contengono al massimo il 10% di sostanze vegetali pure e altre sostanze ottenute dalla trasformazione delle sostanze vegetali.
- La cosmesi bio invece utilizza sostanze naturali e provenienti da agricoltura biologica. Le materie prime devono provenire da una filiera tracciabile, non devono contenere OGM e devono avere un basso impatto ambientale. I prodotti bio inoltre non devono essere testati sugli animali.Per essere certificato come biologico un cosmetico non deve contenere tensioattivi, parabeni, siliconi ecc. I cosmetici biologici sono certificati da enti specifici dopo verifiche e controlli. Questa certificazione però non è obbligatoria e inoltre è a pagamento. Nei cosmetici biologici la percentuale di sostanze vegetali pure è pari al 70-90%.
Produrre cosmetici naturali al 100% è molto difficile, poichè le creme devono generalmente contenere una piccola parte di emulsionanti e addensanti.
In Italia, a Udine, c’è un laboratorio fondato dalla Dottoressa Raffaella Gregoris, che produce creme completamente privi di conservanti, coloranti, prufumi sintetici, derivati del petrolio, profumi sintetici, siliconi, metalli pesanti, PEG, PPG e altre sostanze potenzialmente allergizzanti, che la dottoressa definisce “inutili” oltre che dannose. La Bakel nasce appunto a Udine nel 2008, producendo sieri contenenti principi attivi al 100%. Raffaella Gregoris è laureata in farmacia cosmetica e abbina lo studio alla sperimentazione e ha un’ossessione per l’efficacia dei prodotti: l’obiettivo è contrastare i meccanismi responsabili dell’invecchiamento cutaneo.
Quando parliamo di connessione tra cosmetica e farmacia ci riferiamo alla cosmoceutica.
Cos’è la cosmoceutica?
La Cosmeceutica è una materia relativamente giovane (il suo nome è stato coniato negli anni ’90), che si occupa della connessione tra prodotti cosmetici e farmaceutici.
Un prodotto cosmoceutico viene realizzato con ingredienti attivi molto efficaci, che riescono a migliorare in modo percepibile l’aspetto della pelle. Il tecnico cosmetologo studia gli eccipienti in ottica dermatologica, utilizza principi attivi specifici per curare specifici inestetismi. La presenza dei principi attivi garantisce un’azione profonda sulla pelle, mutandola positivamente.
La cosmoceutica di differenzia dalle preparazioni galeniche, dove il farmacista realizza semplicemente quanto prescritto dal medico.
Come capire se una crema viso è veramente bio?
Lo strumento per comprendere la composizione di una crema è la lettura dell’INCI, presente sulla confezione di ogni crema.
L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) è la nomenclatura internazionale degli ingredienti dei cosmetici ed è obbligatoria per legge a livello europeo.
Se prendiamo l’esempio di Bakel, l’inci riporta tutti i principi attivi contenuti nella crema e ne esplica anche gli effetti, per una chiara comprensione da parte degli acquirenti.
Leggere l’Inci infatti non è semplice.
Come leggere l’INCI
Innanzitutto ci sono delle regole, che i foglietti informativi non ci spiegano!
Dovete sapere che:
- I primi ingredienti elencati sono quelli che sono presenti in maggiore quantità
- Gli ingredienti naturali sono indicati in latino, mentre i derivati vegetali o le sostanze chimiche sintetiche possiedono un nome inglese
- I coloranti, se presenti, sono indicati alla fine dell’elenco e sono costituiti dalla sigla CI seguiti da un numero.
- Gli ingredienti biologici sono contrassegnati da un asterisco *
Per chi volesse comprendere bene quali sono gli ingredienti utilizzati, può accedere al biodizionario che indica con uno o più pallini verdi/rossi per classificare la sostanza (in considerazione alla sua tossicità, sostenibilità ecc). Esistono inoltre molte app da scaricare sullo smartphone da consultare quando necessario!